Mia cara piccola Sasha,
solo oggi dopo poco più di due anni riesco a scrivere qualcosa su questo tuo diario. E' passato veloce questo tempo senza te piccolina.Chissà se voli spensierata sul Ponte dell'Arcobaleno. Chissà se ogni tanto pensi a noi. Chissà se giochi con Ali, se hai incontrato Pulce e Kiki volati via dopo poco tempo che erano approdati qui.
Qui con noi ora c'è Cookie, è un maschietto birichino, è arrivato a Pasqua 2011 ed è stata una sorpresa. Era piccolino piccolino sai? Non so se ti sarebbe piaciuto come amico, siete proprio divers: tu così docile e solitaria, lui così birbante ed egocentrico.
Sai piccolina, l'anno scorso è stato un anno particolare, abbiamo dovuto affrontare
cose nuove che ci hanno spaventati tanto e continuano a farlo: per non farci mancare niente piccolina c'è stato il terremoto.
E' stata una notte particolare.
Il rumore: quello di un treno in corsa che non riesce a fermarsi, quello della roccia che si rompe e dell'energia che si libera lanciando un grido grave.
Il movimento, quello di un'altalena impazzita, quello di un cavallo imbizzarrito.
E il buio: quello della notte, quello delle viscere della Terra.
E la paura: quella blu.
Chissà Sasha, ti piacerebbe che continuassimo io e Cookie a scrivere del Pappagallo nella Nebbia? Un bacino là sul Ponte.
Tata
Nessun commento:
Posta un commento